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Dopo un periodo di forte rallentamento scatenato dall’emergenza Covid-19, il mercato immobiliare è pronto a ripartire con una serie di novità contenute nel Decreto Rilancio rivolto a chi desidera acquistare e/o ristrutturare casa. Lo scopo è quello di aiutare, a livello fiscale, chi desidera comprare casa e desidera ristrutturarla apportando dei miglioramenti.
Con il Superbonus è possibile beneficiare di una serie detrazioni fiscali che possono arrivare fino al 110% delle spese sostenute, altri Bonus minori permettono di ottenere detrazioni di importi variabili, ma sempre fondamentali se possono far risparmiare le famiglie nella scelta dell’acquisto più importante della loro Vita “La Casa”.
Per poter richiedere queste agevolazioni però occorre però conoscere nel dettaglio i vari requisiti. Vediamoli insieme.
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Partiamo da uno dei bonus più interessanti per chi vuole accedere alle famose detrazioni fiscali del 110%: il sisma bonus. Questo particolare bonus permette di richiedere una detrazione fiscale del 110% delle spese sostenute per gli interventi di riqualificazione energetica di un’abitazione.
Il sisma bonus si può richiedere però anche per gli interventi antisismici, ovvero quelli realizzati per rendere più sicure le abitazioni e ridurre il rischio di conseguenze strutturali in caso di terremoto. Rientrano dunque tra le categorie di interventi che possono richiedere il Sisma Bonus al 110% tutti gli interventi di messa in sicurezza degli edifici che intervengono sulle parti strutturali principali. Anche gli interventi preventivi per ridurre il rischio sismico possono concorrere alla richiesta del bonus, l’importante è che i lavori siano stati effettuati tra il 1 luglio 2020 e il 31 dicembre 2021 su edifici che si trovano nelle zone sismiche 1, 2 e 3, ovvero quelle più a rischio.
Il sisma bonus 110% non è una novità assoluta visto che esisteva già. La novità è che è che è stato abolito il concetto di premialità. Cosa significa? Che con il vecchio Sisma Bonus più si migliorava la sicurezza dell’edificio dal punto di vista strutturale e sismico, più era alto il beneficio che si poteva ottenere in termini di detrazioni fiscali. Eliminata la premialità invece, diventa più facile richiedere il Sisma Bonus al 110% perché si può ambire alla detrazione massima anche con piccoli interventi di ristrutturazione per migliorare la sicurezza sismica degli edifici.
Altre novità. La prima riguarda la riduzione a 5 anni del periodo nel quale poteva essere spalmato il credito di imposta, che nel Sisma bonus ordinario era di 10 anni, permettendo di accorciare i tempi di attesa. La seconda riguarda la possibilità di cedere il credito d’imposta anche a istituti di credito, azione questa vietata nel sisma bonus ordinario.
Il Superbonus, o Bonus Casa 2020 riguarda non solo chi desidera ristrutturare la propria casa, ma anche chi intende acquistarla. In particolar modo, il Bonus Casa 2020 prevede una detrazione delle spese sostenute fino al 50% con la detrazione che viene ripartita in 10 quote annuali di pari importo. Ovviamente possono richiedere il Bonus tutti coloro che acquistano casa per uso abitativo e non per fare impresa.
Chi decide di fare delle ristrutturazioni edilizie nella propria abitazione infatti, può ottenere una detrazione fiscale delle spese sostenute fino al 50% e per un importo massimo di 96.000 euro. È interessante notare che questo Bonus è valido sia per le spese di manutenzione straordinaria degli edifici singoli, quindi case indipendenti o villette, ma anche per le spese di manutenzione ordinaria dei condomini.
Per poter usufruire del bonus è necessario naturalmente fornire un resoconto delle spese sostenute. Può fare richiesta del bonus anche chi acquista un immobile che è stato ristrutturato da imprese edili e rivenduto entro 18 mesi dall’ultimazione dei lavori.
Chi acquista un immobile in un edificio ristrutturato da un’impresa può optare per lo sconto in fattura o la cessione del credito corrispondente alla detrazione fiscale. Questa possibilità è aperta a chi realizza gli interventi utili per il miglioramento energetico dell’edificio e la sua messa in sicurezza antisismica.
Il Bonus Ristrutturazione 2020 riguarda anche gli interventi di riqualificazione energetica della propria casa, ovvero tutti quegli interventi che servono ad incrementare il risparmio energetico o l’utilizzo di fonti di energia rinnovabili. L’importo dell’Ecobonus varia in base alla tipologia di intervento: si può passare dai 30/50mila euro per interventi di isolamento termico ai 30mila per la sostituzione dei vecchi impianti di climatizzazione con impianti più innovativi e a risparmio energetico.
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In aggiunta ai bonus appena citati, c’è anche il bonus verde: questo prevede una detrazione del 36% delle spese sostenute per sistemare le aree verdi. Quindi vi rientrano gli interventi di miglioramento dei giardini pensili, la creazione di recinzioni o della copertura verde degli spazi, ma anche la creazione o la sostituzione di impianti di irrigazione e la creazione di pozzi. Ovviamente sono ammesse anche tutte le ristrutturazioni per sistemare giardini, balconi e terrazzi.
Anche l’acquisto di mobili ed elettrodomestici ha i suoi vantaggi: resta in vigore infatti per tutto il 2021 la detrazione fino al 50% delle spese sostenute per l’acquisto di mobili ed elettrodomestici di classe non inferiore alla A+.
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