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La casa è senza dubbio uno dei beni rifugio sui quali vale sempre la pena investire. Il mattone, infatti, difficilmente vede svalutare il proprio valore e per questo rappresenta un investimento sicuro e stabile nel tempo. Non sempre però chi decide di acquistare casa lo fa per sé, anzi sono sempre di più i genitori che decidono di acquistare casa per i propri figli, soprattutto per aiutarli economicamente in questo passo così importante. Ma esistono delle agevolazioni particolari per questo tipo di “dono”?
Scopriamolo insieme nei prossimi paragrafi e contattami se dovessi acquistare casa per i tuoi figli!
Solitamente, quando un genitore decide di acquistare casa per i propri figli, ha due possibilità tra le quali scegliere. La prima riguarda la donazione di denaro ai figli, con cui gli stessi potranno pagare il venditore e acquistare la casa. La seconda opzione è quella di pagare una parte dell’importo dovuto per l’acquisto dell’immobile o coprire l’intera spesa direttamente presso il venditore, sollevando i propri figli da questa importante incombenza, senza far transitare soldi sui loro conti corrente.
La prima soluzione in caso di genitori che vogliano comprare un immobile ai propri figli è quella della donazione di denaro agli stessi. In questo caso, non saranno i figli a pagare di tasca loro la casa che intendono acquistare, bensì i soldi arriveranno dai genitori. Per fare una donazione di denaro ai propri figli, occorre necessariamente passare dal notaio attraverso un atto pubblico, pena l’annullamento della donazione stessa. Il passaggio nello studio del notaio si può evitare solo se l’importo donato ai figli dai genitori è davvero molto contenuto. Solitamente però, dal momento che si tratta di cifre importanti, l’atto notarile è essenziale per portare a buon fine la donazione.
Una volta fatto questo, e una volta che la prole avrà incassato il denaro donato dai propri genitori, si potrà pagare il venditore della casa che si intende acquistare procedendo alla compravendita dell’immobile stesso.
La seconda opzione alla quale possono ricorrere i genitori che intendono comprare casa ai propri figli, è quella di pagare loro stessi – per intero o in parte – il costo dell’immobile. In tal caso, non occorrerà andare due volte dal notaio: per la donazione e per la compravendita, bensì solo una volta. I costi notarili saranno perciò più contenuti e la procedura più veloce. Se questa procedura presenta una maggiore trasparenza, non è però esente da alcuni rischi. In particolare, il rischio che potrebbe presentarsi in caso di rapporti familiari complessi, è che i genitori decidano di esercitare qualche diritto nei confronti dell’immobile che hanno pagato di tasca loro, ad esempio intestandosi l’usufrutto o una parte della proprietà.
I genitori che desiderano acquistare casa per i propri figli nel 2020 avranno a disposizione una serie di agevolazioni molto interessanti che riguardano sia l’acquisto dell’immobile inteso come prima casa, sia l’arredo dello stesso. Potranno infatti usufruire di una serie di bonus varati o confermati dall’ultimo Decreto Rilancio come il bonus per l’acquisto degli elettrodomestici e dei mobili, ma anche i bonus legati alle ristrutturazioni. Vediamoli uno ad uno più nello specifico.
Il bonus prima casa, come suggerisce il nome stesso, è un’agevolazione riservata a chi acquista la sua prima abitazione. Dunque, i genitori che vogliono comprare la prima casa ai propri figli, possono usufruire di questo bonus. In cosa consiste? Sostanzialmente in una riduzione delle imposte da versare per l’acquisto dell’immobile stesso. In particolare, prevede:
Inoltre, grazie al bonus prima casa è possibile ottenere anche la detrazione Irpef del 19% e fino a 1.000 euro per le spese di intermediazione immobiliare, nonché la detrazione degli interessi passivi sul mutuo.
I genitori che desiderano comprare casa ai propri figli possono contare anche su ulteriori incentivi ed aiuti, come ad esempio quello riservato all’acquisto degli elementi d’arredo grazie al Bonus Mobili 2020.
Questa agevolazione prevede una detrazione fino al 50% delle spese sostenute per l’acquisto dei mobili per un importo massimo di 10mila euro. Vi rientrano tutti i mobili necessari per arredare la nuova casa, quindi letti, armadi, cassettiere, librerie, scrivanie, tavoli, sedie, comodini, divani, poltrone, credenze, materassi e apparecchi di illuminazione.
Legato a doppio filo al Bonus Mobili 2020 vi è anche il Bonus Elettrodomestici. In questo caso, si avrà una detrazione sempre del 50% per l’acquisto di elettrodomestici, purché abbiano una classe energetica pari ad A+ o superiore. Vi rientra dunque l’acquisto di frigoriferi, congelatori, lavatrici, asciugatrici, lavastoviglie, apparecchi di cottura, stufe elettriche, forni a microonde, piastre riscaldanti elettriche, apparecchi elettrici di riscaldamento, radiatori elettrici, ventilatori elettrici e apparecchi per il condizionamento.
Sempre nell’ottica delle agevolazioni delle quali possono usufruire i genitori che intendono comprare casa ai propri figli, troviamo anche il famoso Ecobonus. Questo incentivo riguarda tutti gli interventi di riqualificazione energetica della casa che viene acquistata mirati ad incrementare il risparmio energetico o l’utilizzo di fonti di energia rinnovabili. L’importo dell’ecobonus varia in base alla tipologia di intervento.
Grazie al bonus caldaie, è possibile ottenere una detrazione del 65% sulle spese sostenute per l’acquisto o la sostituzione di una caldaia a condensazione di classe A con valvole di termoregolazione. La detrazione scende al 50% se la caldaia acquistata è priva delle suddette valvole mentre è pari a zero per chi sceglie caldaie di classe inferiore.
Lo stesso discorso, o quasi, vale per l’acquisto dei condizionatori. Grazie al Bonus dedicato, è possibile ottenere uno sconto del 50% oppure del 65% delle spese di acquisto di un condizionatore a pompa di calore o sulle spese di sostituzione di un vecchio condizionatore con uno dalla maggiore efficienza energetica.
Molto interessante anche il bonus ristrutturazione. Se i genitori che acquistano casa ai propri figli decidono di fare delle ristrutturazioni edilizie, possono ottenere una detrazione fiscale delle spese sostenute fino al 50% e per un importo massimo di 96.000 euro. Inoltre, può fare richiesta del bonus anche chi acquista un immobile che è stato ristrutturato da imprese edili e rivenduto entro 18 mesi dall’ultimazione dei lavori.
Infine, i genitori che intendono acquistare casa per i propri figli possono eventualmente richiedere anche il Bonus 110% ristrutturazione, che consiste nel poter beneficiare di una serie di detrazioni fiscali. Ad esempio, nel caso del Sisma Bonus, è possibile richiedere una detrazione fiscale del 110% per tutti gli interventi di messa in sicurezza degli edifici. Quindi, se i genitori decidono di acquistare una casa per i propri figli in una zona a rischio sismico o desiderano semplicemente renderla più sicura attraverso dei lavori strutturali di messa in sicurezza, possono anche usufruire di questa ulteriore agevolazione.
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